Pronipote di Costanzo Cloro e fratello di Dalmazio. Ebbe in
moglie Costantina, figlia dello zio Costantino il Grande, il quale lo
nominò governatore del Ponto, della Cappadocia e dell'Armenia Minore
conferendogli il titolo di re, che non era stato più assunto da nessun
romano fin dai primi tempi della storia di Roma (secondo la leggenda, dalla
cacciata di Tarquinio il Superbo). Condivise la sorte dei suoi congiunti, e fu
ucciso nell'eccidio generale della famiglia imperiale che ebbe luogo dopo la
morte di Costantino (m. 338 d.C.).